Gabriele Micalizzi è un reporter di guerra italiano, l’autore di servizi giornalistici tra i più trasmessi in televisione.
C’è un volto dietro alle immagini dall’Ucraina, dal Medio Oriente, dalla crisi economica della Grecia d è quello di Gabriele Micalizzi. Non appare mai di fronte alla telecamera perché è lui il fotografo, è lui quello che documenta il mondo e ce lo racconta tramite immagini. La sua carriera professionale è ricca e piena di esperienze e tutte raccontate tramite una macchina fotografica, più precisamente una Leica.
Gabriele Micalizzi: la biografia
Gabriele Micalizzi nasce a Milano nel 1984, si diploma alla scuola d’Arte di Monza e subito dopo inizia la sua carriera come fotoreporter. Studia nel frattempo alla scuola d’Arti Applicate del Castello Sforzesco di Milano e si specializza come illustratore. Attualmente risiede a Pianello Val Tidone con la famiglia.
Micalizzi proviene da una famiglia proletaria (come lui stesso racconta in un’intervista), che non ha potuto agevolarlo nel diventare reporter di guerra. Mentre studiava arte si è affascinato al ruolo di reporter, all’essenza di questo mestiere ossia visitare luoghi incredibili e raccontarli. Il padre di un suo amico faceva il fotografo per la Gazzetta e vide in lui delle qualità, così lo indirizzò verso la Newspress di Milano. Qui iniziò a girare per la città in sella al suo motorino in cerca di notizie da raccontare con le sue foto.
Gabriele Micalizzi: carriera professionale
Dal 2004 al 2005, giovanissimo, inizia a collaborare con la Newpress Agency di Milano. Dal 2008 in poi, con la sua macchina fotografia tra le mani inizia a documentare il territorio italiano sotto un profilo politico e sociale. In particolare si concentra sulla crisi d’identità del paese e sulla decadenza culturale (di cui anche lui stesso si sente vittima).
Nel solito anno fonda il progetto Cesuralab insieme ad alcuni amici, sotto la direzione artistica del fotografo Alex Majoli, già affermato. Dopo quell’anno iniziano poi i suoi viaggi in giro per il mondo dove racconta storie e vicende particolarmente fervide, a partire dal lavoro di documentazione sul Medio Oriente. In quegli anni, dal 2011 in poi, copre tutti gli avvenimenti sulla Primavera Araba passando dalla Tunisia, all’Egitto alla Libia.
Alcuni scatti pubblicati sul suo profilo Ig:
Tra 2012 e 2013 torna in Medio Oriente spostando l’attenzione alle vicende sulla Striscia di Gaza e in seguito ad Istanbul. Negli stessi anni copre anche la crisi economica di cui è protagonista la Grecia. Torna nel territorio di Gaza l’anno seguente dove segue la battaglia del Generale Khalifa Haftar contro i gruppi militanti islamici.
Ha lavorato anche in altri ambiti, nel 2017 ad esempio ha peseguito la Campagna Fall/Winter per Yamamay, e girato il reportage di Miss Italia 2017.
Attualmente Micalizzi collabora con più riviste nazionali e internazionali tra cui: Internazionale, Panorama, Sportweek, Wall Street Journal, Herald Tribune, New Yorker, Newsweek, Stern, Corriere Della Sera, Espresso, New York Times, Magazine.
Nel 2022 di trova in territorio ucraino per raccontare il conflitto con la Russia e lavora spesso al fianco di Cecilia Sala.
Gabriele Micalizzi: social media e vita privata
Gabriele Micalizzi è particolarmenete attivo su Instagram, proprio grazie alla sua professione di fotografo. Ha un sito personale in cui risaltano tutti i suoi lavori. C’è inoltre un suo profilo personale sul sito di Leica, dove sono presenti gran parte dei suoi reportage di guerra. Ecco anche il suo profilo Facebook.
Da Mariupol:
2 curiosità su di lui
Molti dei suoi scatti dall’Ucraina sono già stati pubblicati da Le Monde, Liberation e Repubblica, giusto per citarne alcuni. Gabriele Micalizzi vince numerosi premi e riconoscimenti nazionali ed internazionali ed è il ed è il primo vincitore del Master Of Photography, il talent europeo sulla fotografia. Dal 2016 è inoltre testimonial Leica.
In un’intervento che tiene al TedX Milano Micalizzi dichiara riferendosi al’attività sui social: “in questo secolo tutti sono protagonisti e nessuno ha un c…. da dire”.
